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Oct. 11, 2025, midnight | Bangladesh
Trovati molti stranieri che vivevano stipati in alloggi senza igiene e areazione
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Oct. 11, 2025, midnight | Bangladesh
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Oct. 10, 2025, midnight | Bangladesh
Partite le verifiche per accertare se il denaro impiegato per la società neroverde sia o meno di provenienza lecita. L’ipotesi di reato è quella del riciclaggio
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. Rissa davanti al pronto soccorso dell’ospedale del Mare, botte tra le ambulanze ferme e i parenti degli ammalati che attendevano notizie dei loro cari. Una guardia giurata che ha tentato di placare gli animi è stata ferita. Si tratta solo dell’ultimo episodio violento che si verifica in una zona deputata alla cura e all’assistenza degli ammalati. Stavolta i “contendenti” erano operatori delle ambulanze private. La Asl Napoli 1 ha provveduto a fare denunce e segnalazioni. «Assistiamo ad assalti ai pronto soccorso, medici minacciati con pistola alla tempia, pugni e insulti di ogni genere; tutto questo sta distruggendo il Sistema sanitario nazionale e portando i nostri migliori medici a migrare verso realtà o branche più sicure. Il problema non ha una sola causa, è multifattoriale e va affrontato prima che sia troppo tardi». Bruno Zuccarelli, segretario regionale dell’Anaao Assomed, il sindacato che ha riunito in un incontro sulla sicurezza i principali attori coinvolti nella gestione del problema aggressioni, è lapidario: «La Campania ha visto nel 2025 un aumento degli episodi di aggressione ai danni del personale sanitario, il 22% in più che denota un fenomeno il forte ascesa». Emblematica la testimonianza della dottoressa in scienze infermieristiche Loredana Esposito: «Dopo tanti anni nel Servizio Sanitario Nazionale non so neanche più contare le aggressioni subite», ha detto. «La prima quando avevo solo 23 anni, ero incinta di 5 mesi è costata la vita del mio bambino: il giorno prima muoveva i piedini, un attimo dopo non c’era più. Non l’ho mai superata, ma non ho mai abbandonato il pronto soccorso nonostante le violenze. Dopo 33 anni di servizio mi hanno spostata in un altro reparto, ma non per mia scelta». Esposito ha subito tante altre aggressioni, nel corso dell’ultima i familiari di un paziente hanno addirittura cercato di cavarle gli occhi. Insostenibile. Durante l'incontro sono stati resi noti i dati sull’operato delle Asl e delle Aziende campane in relazione all'adempimento o, in molti casi, al non adempimento di quanto previsto dalla legge in tema di sicurezza. Emerge, tra l’altro, che quasi nessun direttore generale si è costituito parte civile a seguito di episodi di violenza. È accaduto solo quattro volte: Asl di Salerno, Santobono, Villa Betania e Asl Napoli 3 Sud. La situazione non migliora considerando la presenza di telecamere nei pronto soccorso. Mancano, ad esempio, nei pronto soccorso dell’Ospedale Sanpaolo e dei Pellegrini. I drappelli di polizia sono ancora pochi, restano scoperti i soccorsi del San Giovanni Bosco, del Cardarelli, dell'Azienda Ospedaliera dei Colli e di Villa Betania. «Il nostro report – spiega il vicesegretario regionale Anaao, Maurizio Cappiello – non è una classifica né un giudizio sulla singola direzione. Ci dice però che fatte alcune eccezioni, molto poco è stato fatto dalle direzioni strategiche, le quali sottovalutano ancora il problema». A confermarlo, dai dati raccolti dall’Anaao Assomed, sorprende come quasi nessuna direzione abbia adottato una delibera sulle procedure di prevenzione delle aggressioni al personale sanitario. Delle 25 realtà censite, meno della metà lo ha fatto. «Le aggressioni sono un problema nazionale che si acuisce nelle aree dove sono maggiori le difficoltà sociali e dove è meno radicato il senso civico», conclude Cappiello. «Incidono fattori come la carenza di personale, le lunghe attese e la frustrazione dei pazienti. Ma questo non giustifica la violenza. È necessario che le istituzioni prendano provvedimenti per garantire la sicurezza del personale sanitario. Ciò include l'aumento della presenza di personale di sicurezza negli ospedali, l'introduzione di misure di protezione per il personale e l’applicazione di pene sempre più severe agli aggressori». All’incontro hanno preso parte, il Procuratore Aggiunto di Napoli Antonio Ricci, il segretario nazionale Anaao Pierino Di Silverio e la dottoressa Teresa Rea (Presidente Opi Napoli).
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La storia della nonna malata come scusa, poi l'arrivo in Bangladesh e l'appuntamento con lo sposo impostole dai genitori
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Dopo il sold out di San Siro, il dj e produttore sarà protagonista a Trento sabato 25 ottobre. La rassegna offre tre eventi imperdibili, tra musica anni ’90, teen pop e una speciale Halloween Edition con Albertino e Fargetta
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Azione contro la Fame ha presentato a Milano le Giornate Contro la Fame, una grande mobilitazione annuale con un unico grande obiettivo: garantire a tutte le persone il diritto al cibo e a un’alimentazione sana, in Italia e nel mondo
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Esce l’autobiografia intima e intensa del filosofo francese
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